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Storia


STORIA DELLA U.I.L.T.

 

Il Movimento Filodrammatico Italiano.

In Italia le prime filodrammatiche nacquero alla fine del 1700, soprattutto nell’ambito delle numerose accademie.

Nell’Ottocento, il fenomeno divenne una realtà consolidata. Le filodrammatiche furono un vero serbatoio di attori per le compagnie di giro; alcuni nomi sono nella storia del teatro italiano: Oreste Calabresi, Giacinta Pezzana, Luigi Aliprandi, Edoardo Ferravilla, Luigi Carini e Virgilio Talli, che divenne il primo “direttore” della scena nazionale. Dove non arrivavano le compagnie di giro, ieri come oggi, erano le filodrammatiche ad assicurare la capillare presenza del teatro.

Nei primi anni del Novecento, le compagnie amatoriali si moltiplicarono grazie all’attività delle organizzazioni di lavoro che costituirono i primi circoli culturali e ricreativi. Dai ranghi di quelle filodrammatiche uscirono nomi della portata di Gianfranco Giachetti, Antonio Gandusio, Cesco Baseggio e Gilberto Govi.

Dopo l’avvento del regime fascista, con una legge del marzo 1923, si passò dalle 16 ore di lavoro giornaliere, stabilite nel 1850, a 8 ore giornaliere per un totale di 48 ore settimanali: fu così che le attività ricreative trovarono un nuovo impulso e il teatro del dopolavoro divenne anche più curato nell’organizzazione e negli allestimenti.

Verso la fine degli anni Venti, l’autorevole rivista di teatro “Comoedia” pubblicò una serie di articoli che rendono testimonianza della valenza e della considerazione data alle compagnie amatoriali. Guido Salvini, fautore, contro le compagnie di giro, di teatri stabili, propone come modello proprio le filodrammatiche: “Formuliamo il voto che i proprietari di teatri guardino il grande cammino compiuto dalle società filodrammatiche. Teatri stabili in via di continuo

miglioramento tecnico, compagnie affiatate di giovani volenterosi che, raggiunta dopo molto studio una notevole fusione, si cimentano anche fuori della propria città…”.

Nel 1929 fu creata un’organizzazione unitaria e la quasi totalità delle compagnie amatoriali fu inquadrata nell’Opera Nazionale Dopolavoro (O.N.D.), che ebbe il compito di guidare le scelte e organizzare rassegne. Nel 1937 un censimento stimava a 2.066 il numero delle filodrammatiche dell’O.N.D., alle quali aderivano circa 32.000 iscritti che operavano in 4.277 sale teatrali, con oltre 25.000 rappresentazioni per più di 2 milioni di spettatori.

Nel secondo dopoguerra, il clima di speranza e di rinascita vide un fiorire di filodrammatiche che, col nome di G.A.D. (Gruppi d’Arte Drammatica), si associarono all’E.N.A.L. (Ente Nazionale Assistenza Lavoratori), nato nel 1945 dalla trasformazione dell’O.N.D. L’Ente si propose di promuovere il sano e proficuo impiego delle ore libere dei lavoratori intellettuali e manuali, con istituzioni ed iniziative dirette a sviluppare le loro capacità morali, fisiche, intellettuali. All’interno dell’E.N.A.L. la Federazione Nazionale dei Gruppi di Arte Drammatica trovò i propri spazi, si ampliò e sviluppò idee e manifestazioni. A Pesaro, nel 1948, i tempi si dimostrarono maturi per proporre il primo Festival Nazionale d’Arte Drammatica: l’avventura, che prosegue ancora, diventò, da subito, vetrina privilegiata del teatro di base.

Nel 1951 le rappresentazioni delle filodrammatiche furono sette volte di più di quelle del teatro primario (35.000 contro 5.000), mentre gli spettatori furono quasi tre volte di più (6 milioni contro 2 milioni). Un calo dell’attività amatoriale si registrò a cominciare dal 1959. Nel 1964 venne toccato il minimo storico: 9.961 rappresentazioni con poco più di un milione di spettatori. Con l’inizio degli anni Settanta il teatro dei filodrammatici cominciò gradualmente a riprendersi, ma nel 1977 venne annunciata la soppressione dell’E.N.A.L., che fu attuata con decorrenza 1° aprile 1979.

 

Nascita e primi quindici anni della U.I.L.T. (1977-1992).

Il 3 ottobre 1977, fortemente motivati dalla crescente insofferenza verso una concezione dopolavoristica del “fare teatro”, spinti dall’annunciata soppressione dell’E.N.A.L., alcuni uomini di teatro (Ruggero Jacobbi, Alessandro Brissoni, Aldo Nicolaj, Giorgio Prosperi, Mario Moretti), esponenti della Società Italiana Autori Drammatici, e i direttori di alcune delle principali compagnie (Fabrizio Rafanelli del G.A.D. Città di Pistoia, Ugo Giannangeli della Compagnia “Oreste Calabresi” di Macerata, Silvio Manini della Compagnia Stabile Monzese, Alessandro Nisivoccia del Teatro Popolare Salernitano) decidono di costituire l’Unione Italiana Libero Teatro; scopo primario della federazione è individuato proprio nell’opera di sganciamento del teatro di base dal ghetto dopolavoristico.

Primo presidente è eletto Giorgio Prosperi (regista, autore e critico teatrale) e la segreteria è affidata a Rodolfo Finzi.

Nel maggio 1980, scaduto il primo triennio di vita, a Macerata si tiene l’Assemblea, convocata per discutere se sia il caso di proseguire, dato il numero esiguo di adesioni registrate. È Ruggero Jacobbi a suggerire i presupposti per dare slancio all’Unione e a indicare in Aldo Signoretti (attore, regista, scenografo) la persona adatta ad assumere la carica di presidente. Un fondamentale aiuto fu dato dalla S.I.A.D., che offrì la sede presso i propri uffici a Roma, e dal mantenimento della segreteria da parte dell’esperto Rodolfo Finzi. Nel periodo di presidenza di Signoretti si registra una crescita delle adesioni e del credito morale; ciò permette di ottenere contributi dal Ministero e di assumere qualche iniziativa che dà visibilità all’Unione. Si cerca il confronto con le altre federazioni su temi di comune interesse; si prendono contatti con le organizzazioni mondiali; si stipulano le polizze assicurative a favore di compagnie e tesserati.

Nel 1984, a Pesaro, viene eletto il nuovo Consiglio Direttivo che designa Rodolfo Finzi (organizzatore teatrale, ex funzionario E.N.A.L.) alla presidenza e Gabriele Solfanelli alla segreteria. Nel gennaio 1985, l’Unione contribuisce alla costituzione del Centro Italiano Teatro Amatori che raccoglie, in un’unica rappresentanza italiana presso l’A.I.T.A. (Association Internationale du Théâtre Amateur), le tre federazioni nazionali (F.I.T.A., T.A.I. e U.I.L.T.). Il Ministero, quale segno di una maggiore considerazione del lavoro svolto, aumenta in modo consistente il contributo annuo e, pressato dalle nostre richieste, adotta nuove norme che rendono meno difficoltoso l’ottenimento del “nulla osta” di agibilità. L’Unione prende decisa posizione per l’inserimento della voce “teatro amatoriale” nel Disegno di Legge del Ministro Lagorio. L’attività svolta per lo sviluppo delle manifestazioni è significativa e, accanto a rassegne ormai tradizionali e prestigiose, ne sono varate nuove e coraggiose che pongono anche le premesse per un’analisi del ruolo artistico della federazione. Infine, nella riunione del marzo 1986, il Consiglio Direttivo delibera di dare inizio alla pubblicazione del bollettino “Notizie U.I.L.T.”, affidando la direzione a Guido Fabbri.

Il Congresso del giugno 1986, a Frascati, partendo dall’ottimo lavoro svolto, rilancia la politica culturale ed associativa ed elegge il Consiglio Direttivo che assegna la presidenza a Guido Fabbri (organizzatore teatrale, già sindaco di Fano e assessore provinciale alla cultura), che continua anche il suo impegno quale Direttore del Festival Nazionale d’Arte Drammatica di Pesaro; alla segreteria è riconfermato Gabriele Solfanelli. Il triennio 1986-1989 vede un miglioramento dell’immagine e del prodotto culturale, con una presenza sempre più capillare sul territorio con convegni, rassegne e spettacoli: merito del dinamismo dei gruppi e di qualche sostanza finanziaria in più proveniente dal contributo ministeriale.

L’esigenza di una maggiore presenza sul territorio porta alla costituzione della prima struttura regionale, quella della Campania (aprile 1989).

La U.I.L.T. arriva al Congresso di Ariccia, nel settembre 1989, potendo contare su 102 compagnie iscritte. Si eleggono gli organi statutari con una sostanziale approvazione dell’operato precedente, ma i delegati chiedono al nuovo Consiglio Direttivo di essere riconvocati a breve per approfondire le linee di politica culturale. Il Consiglio Direttivo, dopo aver confermato Guido Fabbri alla presidenza e nominato Ermanno Iencinella alla segreteria, convoca, per il marzo seguente, l’Assemblea straordinaria a Riccione.

Nel 1990, proprio mentre il teatro amatoriale torna ai livelli quantitativi dei primi anni Cinquanta (circa 40.000 rappresentazioni con 6 milioni di spettatori), il Ministero decurta in maniera drastica il contributo alle federazioni e la situazione finanziaria dell’Unione si fa particolarmente difficile. Il presidente Guido Fabbri, che era arrivato a garantire personalmente l’anticipo sul previsto finanziamento ministeriale, è sottoposto a gravi tensioni fisiche e psicologiche: il 2 settembre 1990 Guido Fabbri è stroncato da un arresto cardiaco. La sua scomparsa non solo è un dramma per coloro che gli sono stati amici e compagni nell’impresa di affermare il valore culturale e sociale del teatro libero, ma è anche una pesante perdita per il vuoto determinato dall’impegno con cui aveva svolto la sua attività.

Nella riunione del Consiglio Direttivo, svoltasi domenica 6 ottobre 1990 a Pesaro, è eletto presidente Silvio Manini (drammaturgo, attore e regista) e segretario Mario Magrini. Gli anni 1991 e 1992 sono duri: la fuga di molte compagnie (restano 48 gruppi); l’improvviso eclissarsi di tanti che avevano operato negli organi direttivi; molte manifestazioni sospese per l’azzeramento dei finanziamenti; il terribile peso dei debiti lasciati dalla precedente gestione. Silvio Manini si trova spesso da solo a tirare il carro, ma riesce a far rinascere la fiducia e a ricostituire un gruppo di persone pronte ad impegnarsi per riportare l’Unione ad una piena efficienza.

 

Sviluppo e Consolidamento (1993-2017).

Nel marzo 1993 l’Assemblea di Riccione conferma Silvio Manini alla presidenza, mentre i compiti di segreteria vengono suddivisi. Si decide per la stipula della Convenzione con l’A.R.C.I. e, il Consiglio Direttivo, partendo dall’esempio della Campania, accelera il programma di costituzione delle strutture regionali (1994: Emilia Romagna, Trentino Alto Adige e Umbria; 1995: Piemonte, Toscana e Veneto; 1996: Marche). L’Unione rilancia in maniera efficace l’attività e torna a garantire un ampio ventaglio di servizi (assicurazione, assistenza per le pratiche burocratiche, aggiornamenti su rassegne e repertori, ecc.). Nel luglio 1995, riprende vita il bollettino trimestrale “Notizie U.I.L.T.”; l’anno seguente viene stampato il primo “Vademecum”.

Nel 1996 le compagnie affiliate sono 154. L’Assemblea ha luogo a Umbertide ed è preceduta da un incontro con i dirigenti dell’A.R.C.I. convocato per esaminare le cause della scarsa integrazione tra le due associazioni. Il nuovo Consiglio Direttivo, dopo aver provveduto all’elezione del presidente Silvio Manini e del segretario Giuseppe Stefano Cavedon, si mette al lavoro: prosegue nella costituzione delle strutture regionali (1998: Lazio, Lombardia e Sicilia); aggiorna lo Statuto; crea un coordinamento delle rassegne; sviluppa i rapporti internazionali; cerca di attivare il sito internet. Nell’aprile 1997 il Consiglio Direttivo convoca l’Assemblea a Rimini: discussione e approvazione del nuovo Statuto che, tra l’altro, sancisce la cadenza annuale dell’Assemblea. Si opera per la realizzazione del Centro Studi. L’Assemblea del 1998 si svolge ancora a Rimini: si approvano ritocchi allo Statuto per adeguarlo al Decreto Legislativo n. 460/1997; preso atto che i rapporti con l’A.R.C.I. non fanno progressi, si decide di non rinnovare la Convenzione.

Il 13 novembre 1998 su iniziativa dell’Unione, a cura del Centro Italiano del Teatro Amatoriale, si svolge a Roma la Conferenza delle Federazioni che compila una richiesta di emendamenti, ritenuti necessari per la promozione e tutela del teatro amatoriale, alla Proposta di Legge in esame alla Camera. Nel luglio 1999 i Deputati approvano la Legge di Disciplina dell’Attività Teatrale: sono state inserite le parole “…ivi comprese quelle amatoriali…” che attestano il riconoscimento e la tutela del teatro di base. La Legge passa all’esame del Senato; ci si mobilita per sollecitarne la definitiva approvazione, ma tutto è vanificato dallo scioglimento anticipato del Parlamento.

Nel 1999 le compagnie iscritte sono 275. Rimini ospita l’Assemblea che rinnova gli organi statutari e ribadisce la linea operativa attuata: Silvio Manini è confermato alla presidenza; Loris Frazza è eletto alla segreteria. Nel 2000 il notiziario diventa “Scena” ed inizia ad arrivare, puntualmente, ogni trimestre, nelle mani dei tesserati e sulle scrivanie di organizzatori teatrali, assessori, funzionari di enti e politici. L’Assemblea ha luogo ancora a Rimini. Si parla di Legge sul Teatro, del Festival Nazionale con rassegne di selezione a livello regionale ed interregionale, di internet. Si costituiscono altre regioni: Friuli Venezia Giulia e Puglia. Riccione ospita l’Assemblea del 2001. Il Centro Studi organizza gli “incontri formativi”. Nel secondo semestre, l’E.N.P.A.L.S. emana delle circolari che pongono in seria difficoltà l’operare delle filodrammatiche.

Nel 2002 le compagnie iscritte sono 438, per un totale di 5.536 tesserati. È anno di rinnovo degli organi statutari: c’è divisione su chi candidare alla presidenza. Il 10 marzo, a Roma, nel corso di una riunione del Consiglio Direttivo si media sul nome di Cavedon, la cui candidatura viene accolta all’unanimità, ma, all’Assemblea di aprile, che ha luogo a Fognano, i rappresentanti della Campania ripresentano la candidatura di Alfonso De Stefano. L’Assemblea elegge presidente Giuseppe Stefano Cavedon (organizzatore teatrale) e conferma Loris Frazza alla segreteria.

Il 28 giugno 2002, presso la sede nazionale dell’A.G.I.S., a Roma, si riuniscono, in seduta congiunta, il Consiglio Federale della F.I.T.A., presieduto da Fiammetta Fiammeri, e il Consiglio Direttivo della U.I.L.T., presieduto da Giuseppe Stefano Cavedon, per cercare soluzioni alle problematiche derivate dalla Circolare n. 21 dell’E.N.P.A.L.S. e per procedere alla costituzione della Conferenza Permanente delle Federazioni Italiane di Teatro Amatoriale. Partecipano alla seduta anche l’On. Nicola Bono, Sottosegretario del Ministero dei Beni e Attività Culturali, e il Dr. Massimo Antichi, Direttore generale dell’E.N.P.A.L.S. La riunione sarà il punto di partenza per una collaborazione che porterà alla stipula della Convenzione con l’E.N.P.A.L.S., che ha semplificato le procedure e che è tuttora in vigore.

Nel 2003 l’Assemblea sbarca in Sicilia, a Sciacca: viene messa mano alla stesura dei regolamenti interni. Nascono nuove regioni: Calabria (2002); Liguria e Sardegna (2003); Molise (2004). Il 30 novembre 2003, a Roma, si riunisce l’Assemblea straordinaria per approvare le modifiche statutarie richieste dal Ministero del Lavoro per l’iscrizione nel Registro nazionale delle associazioni di promozione sociale, che viene confermata nell’aprile 2004. Imperia ospita l’Assemblea del 2004. Si prosegue con i progetti in cantiere: gli incontri formativi; le rassegne; la regolamentazione interna; la collaborazione con altre federazioni; ecc. Il Consiglio Direttivo decide il trasferimento della sede nazionale presso il Teatro Cristallo di Bolzano. Nella primavera seguente, viene pubblicato il “Vademecum 2005” che, oltre a informazioni utili su come affrontare burocrazia e fisco, contiene la raccolta delle norme interne e gli elenchi di festival e rassegne.

Nel 2005 le compagnie iscritte sono 549, per un totale di 7.478 tesserati. In aprile, a Cattolica, l’Assemblea elegge presidente Quinto Romagnoli (attore, regista, organizzatore teatrale) e conferma Loris Frazza alla segreteria. Nel 2006 l’Assemblea si riunisce ancora a Cattolica. È assente il presidente Romagnoli che, per impegni familiari: si trova all’estero. Si analizzano le consuete scadenze istituzionali (bilanci e relazioni), si parla dell’attività del Centro Studi, del sito web, si mette in cantiere l’organizzazione del Festival “Teatro delle Regioni”. L’Assemblea del 2007 si svolge nel meraviglioso scenario di Vico Equense.

Nel 2008 le compagnie iscritte sono 638, per un totale di 9.830 tesserati. Pesaro ospita l’Assemblea: si rinnovano gli organi statutari e si elegge il presidente Luigi Antonio Mazzoni (drammaturgo, regista); alla segreteria è confermato Loris Frazza. Torna alla ribalta la Legge quadro per lo spettacolo: le proposte presentate alla Camera dei Deputati non contengono accenni al teatro amatoriale. L’Unione interviene presso la Commissione Cultura e coinvolge nell’iniziativa anche altre federazioni. A settembre, si costituisce la U.I.L.T. Abruzzo. L’Assemblea del 2009 si riunisce a Maggiari di Terrasini e la discussione si incentra soprattutto sulle linee operative del Centro Studi. Nel 2010 l’Assemblea si svolge a San Giuliano Milanese e il Centro Studi, guidato dal nuovo direttore, Flavio Cipriani, organizza una intensa serie di attività: un corso di illuminotecnica; un corso condotto dal maestro Bogdanov; un convegno sulla drammaturgia dell’attore.

Nel 2011 le compagnie sono 812 per 12.794  tesserati, di cui 942 minori. Il 1° maggio, a Cattolica, l’Assemblea elegge presidente Giuseppe Stefano Cavedon. Il Consiglio Direttivo nomina Domenico Santini alla segreteria. Sin dalle prime settimane di vita, il nuovo esecutivo dell'Unione affronta e risolve una importante questione poste dalle compagnie: il miglioramento delle condizioni di coperture relative alla polizza infortuni. Successivamente il Consiglio Direttivo si dedica alla realizzazione di vari progetti: sistemazione del sito www.uilt.it e introduzione delle iscrizioni via web; realizzazione del Festival Nazionale della U.I.L.T.; promozione delle attività teatrali nelle Scuole. Non mancano poi interventi di emergenza: contrattazione con il Ministero del Lavoro per il mantenimento della U.I.L.T. nell'Albo delle Associazioni di promozione sociale; contrattazione con I.N.P.S. (ex E.N.P.A.L.S.) per il mantenimento della Convenzione stipulata nel novembre 2022; rielaborazione e rinnovo del Protocollo di intesa con il Ministero dell'Istruzione. Alla fine del 2012, il Consiglio Direttivo decide il trasferimento della sede legale da Bolzano ad Amelia (Terni), concretizzatosi con l'inaugurazione avvenuta nel giugno 2013 e la creazione di una video/biblioteca teatrale, affidata a Giulia Grilli, nuova segretaria amministrativa dell'Unione, che coadiuva l'attività del segretario Domenico Santini. Nel 2014 nel corso delle Assemblee di Montecatini Terme e Roma è stato eletto nuovo presidente il Prof. Antonio Perelli, già Vice Presidente dell'Unione, sempre coadiuvato dal segretario Domenico Santini e da un nuovo Consiglio Direttivo, tuttora in carica.

Nel 2015 da ricordare la firma del protocollo con il M.I.U.R. , in collaborazione con l'AGITA, al fine di consolidare il rapporto Scuola/Teatro. Sempre in questo anno nasce la prima edizione del Festival Tracce, organizzato dal Centro Studi Uilt Nazionale ad Oliveto Citra (SA), incentrato sulla presentazione di spettacoli di teatro contemporaneo. Tale Festival è stato ripetuto nel 2016 insieme anche alla terza edizione del Festival Nazionale Uilt, quest'ultimo organizzato presso la ridente cittadina laziale di Velletri.

Nel 2017 erano 851 le compagnie associate per oltre 14.400 soci (di cui 2.325 minorenni)..

A Febbraio 2017 è stata operata la scissione della "regione" Trentino Alto Adige con la separazione delle due province autonome e la costituzione ex novo, appunto, della Uilt Trentino. Nell'occasione della nascita di detta sezione si è tenuta anche l'Assemblea Straordinaria dell'Unione che ha provveduto alla stesura ed approvazione del Nuovo Statuto, che, tra le altre novità, ha formalizzano la costituzione del Comitato Esecutivo dell'Unione che affiancherà gli altri organi sociali presenti.

Sempre nel 2017 (30 aprile) a Cattolica sono state effettuate le elezioni degli organi sociali con la conferma del Prof. Perelli Antonio quale presidente per il triennio 2017/2018; insieme con lui sono stati confermati i componenti del Comitato Esecutivo uscente, composto dal Presidente, dal Vice Presidente Paolo Ascagni, dal Segretario Santini Domenico e dai consiglieri effettivi Antonio Caponigro, Loretta Giovannetti, Mauro Molinari, Gianluca Sparacello oltre ai  supplenti Antonella Rebecca Pinoli e Alfred Holzner.

Da ricordare nel 2018, oltre alla nuova assemblea ordinaria (sempre a Cattolica) con la presentazione dei corti teatrali e lo studio su Samuel Beckett, la nuova edizione di Tracce ad Oliveto Citra nel settembre. Molto rilevante la crescente collaborazione con il Dams di Bologna concretizzatasi con un evento di tre giornate novembrine di convegni e spettacoli (di compagnie nostre associate). Per finire nei mesi di settembre/novembre si è tenuta a Catanzaro presso il Cinema Teatro Comunale (gestito da una nostra compagnia) la fase finale della quarta edizione del Festival Nazionale Uilt, che ha ricevuto consensi di pubblico e di critica. A fine 2018 erano 872 i gruppi affilaiti per 15.166 tesserati di cui 2.755 minori